I Cartoni dei Puffi

Il grande successo raggiunto dai Puffi, che ha toccato l’apice con la serie di cartoni animati prodotti dal binomio di successo Hanna-Barbera, è legato in realtà ad una serie di scelte “inattese” e per certi versi casuali. Infatti i primi personaggi dei Puffi erano secondari nel fumetto “John & Solfami” di Pierre Culliford detto Peyoil quale seppe comprendere le enormi possibilità di sviluppo e l’originalità intrinseca legata alla fanciullezza e alla semplicità, al contatto con la natura e con i sentimenti più autentici, con un sottofondo di magia posta a livello di mero strumento, come dimostrano gli effetti a seconda che a farne uso sia Gargamella o Baldassarre per i cattivi, o Grande Puffo o Madre Natura per i buoni.

Così ci fu il successivo passaggio in cui questi “cosini blu” appartenenti alle foreste di un Paese dell’Europa Medioevale, divennero i protagonisti di un fumetto tutto loro da cui prese spunto la produzione americana per portare sullo schermo ben 9 serie, formate complessivamente da 421 episodi. Il nome deciso da Peyo fu anch’esso dotato dal caso, definendo “Puffo” una saliera per la quale gli sfuggiva il nome e giocando poi sull’uso della parola per portare avanti una conversazione “puffosa”. In Italia il primo episodio andò in onda nel 1981, e l’ultimo nel 1990, ma nel corso degli anni ha dimostrato di essere una serie animata senza età, per cui viene costantemente riproposta anche dalle emittenti principali, ad animare i pomeriggi dei piccoli, ma anche dei più grandicelli, anche grazie ad un merchandising che non è mai tramontato.

Il successo nel pubblico italiano è stato alimentato anche dalla scelta dei doppiatori, che hanno voluto creare delle caratterizzazioni ad hoc per ciascun personaggio, sono  infatti numerosi i casi in cui un doppiatore dà voce a personaggi molto diversi: un esempio è dato da Giuppy Izzo che ha dato la voce a Brontolone, Birba , Naturone e Baby Puffo. Il numero dei Puffi è cresciuto con l’andare avanti delle serie, fino al puffo numero 115, ed a ciascuno è stato dato un nome che richiamava in modo inequivocabile l’aspetto peculiare della personalità (Vanitoso, Pittore, Musicista, Golosone, ecc). Come uniche eccezioni il nome di Grande Puffo, la guida per la sua piccola tribù di omini blu, che assolve la funzione anche di padre, e Puffetta, la sola Puffo-femmina, poiché creata da Gargamella, e Baby Puffo,  che data l’età non può avere ancora peculiarità in evidenza. Nel corso degli anni sono aumentati sia li amici che i nemici dei Puffi, ma come nemico storico rimane Gargamella, aiutato dal fido gatto Birba, che cova il sogno di mangiare un bel piatto a base di Puffo.