I Cartoni Animati della Pimpa

I cartoni animati della Pimpa prendono ispirazione direttamente dal successo che la simpatica cagnolina a pois rossi, il cui nome è appunto Pimpa, aveva ottenuto attraverso le strisce di fumetti che dal 1975 colorando le pagine del Corriere dei Piccoli. L’ideatore e disegnatore del personaggio è Altan, e si è occupato anche della sceneggiatura delle due serie di cartoni animati: la prima raggiunse i 50 episodi e venne poi interrotta, poiché ciascuna puntata durava 10 minuti, richiedendo un lavoro molto lungo. La seconda serie è stata ripresa successivamente, della durata di 5 minuti ad episodio, ed è ancora attualmente in produzione.

L’allegria della Pimpa, la sua grande curiosità e la capacità di cogliere il lato buono delle cose e delle situazione, l’ha resa un personaggio gradito a grandi e piccoli, anche grazie ai tratti con cui viene realizzata insieme ai suoi amici di avventura o occasionali, con forme stilizzate ma arrotondate, grandi occhi rotondi e bocche quasi sempre felici. Si tratta di un cartone animato dotato di grandissima versatilità, anche per la scorrevolezza delle trame di ciascun episodio, che pur seguendo sempre lo stesso schema, è dotato di totale autonomia rispetto a quelli precedenti: dopo l’incontro fortuito nel bosco tra Armando (detto spesso Armandone dalla stessa Pimpa) e la cagnolina parlante a pois rossi, questa viene invitata a stare a casa sua, con tanto di stanza appositamente allestita, arredata con un comodo letto, comodino armadio, tutti in grado di animarsi e comunicare con la Pimpa.

Durante le escursione della cagnolina, tutti i personaggi (cose o animali) incontrati si animano e comunicano con lei, sfociando spesso in azioni di pura fantasia, adatte a chi sa sognare ad occhi aperti e vivere con naturalezza e leggerezza la fanciullezza. Ma per la Pimpa si tratta di pura realtà, di cui darà prova all’incredulo Armando, ogni sera quando racconterà le sue avventure del giorno.