Le sigle tv dei cartoni più amati

Negli anni ’70 indubbiamente un caro ricordo va alla sigla che annunciata all’arrivo sullo schermo dei Barbapapà dove nella prima sigla “Ecco arrivare i Barbapapà”, partecipano anche i doppiatori della serie, Claudio Lippi e Orietta Berti, mentre fu Roberto Vecchioni a interpretare alcuni brani con l’ausilio di Le Mele Verdi. Stesso affetto che suscita la sigla “UFO Robot Goldrake” (di Luigi Albertelli, Vince Tempera e Alberto Tadini), che ha ottenuto il disco d’oro avendo venduto più di un milione di copie. Degli stessi anni è la sigla, mai cambiata di Heidi cantata da Elisabetta Viviani.

Indimenticabili anche le sigle dell’Ape Maya, tutte cantate Katia Svizzero, mentre gli autori cambiarono (due furono arrangiate da  Gianni Mazza). E per finire gli anni ’70 non si può non ricordare anche l’amatissima sigla di Capitan Harlock il cui testo fu scritto da Luigi Albertelli mentre le musiche e gli arrangiamenti furono di Vince Tempera, e Jeeg Robot d’acciaio, cantata da Roberto Fogu, detto Fogus, sulla base della sigla giapponese. L’inizio degli anni ’80 vede la fortunata serie di Candy Candy cantata da Rocking Horse. Dello stesso periodo è la sigla di Daitan III, frutto della collaborazione di Luigi Albertelli e Vince Tempera ed interpretata da I Micronauti. Piacevoli ricordi suscita anche lo scioglilingua al centro della sigla di Bia, scritta e cantata da Andrea Lo Vecchio e dai Piccoli Stregoni.

Lady Oscar scritta da Zara e cantata dai Cavalieri del re, è molto più di una sigla di un cartone, e riuscì ad entrare in Hit parade, e lo stesso lo si può affermare dell’Uomo Tigre. Ovviamente non può mancare la sigla de I Puffi, testo di Alessandra Valeri Manera, musica di Victor Szell e voce di Cristina D’Avena, e della stessa cantante ancheGeorgie e C’era una volta Pollon. Negli anni ’90 l’attenzione per le sigle dei cartoni cominciò a rallentare, assumendo più la natura di vera e propria sigla, ma perdendo in termini di passione e affezione.